Era una necessità e insieme un forte desiderio, quello che da qualche tempo mi ritornava con insistenza nella mente. Nostalgia del mio passato di insegnante e di quel senso di gratificazione che si prova quando si ha la possibilità di fare qualcosa di buono in mezzo ai giovani. Così, come quando si tiene fede a una promessa fatta, mi sono impegnato a produrre un metodo di insegnamento che si diversifichi dai correnti sistemi didattici, un programma che risultasse essere profondamente innovativo nella sua didattica sperimentale, ma pensato con molta attenzione, in modo da poter trasmettere tutte quelle nozioni di conoscenza, culturali, tecnico/scientifiche che formano le basi su cui si costruisce il “mestiere”. Quello che ho potuto imparare e perfezionare negli anni, frutto non facile di conquiste, di intuizioni, di continue sperimentazioni su tecniche e materiali, ho voluto che fosse messo nella giusta luce, in modo tale da poter essere valutato con capacità di giudizio e, magari messo a disposizione di quanti ne vorranno usufruire. Se questo avverrà, avrò la fortuna e la gratificazione, di vedere che tutto quel poco che so, aiuterà a far crescere qualcuno in modo che il seme gettato, non vada disperso o peggio ancora distrutto. Il sistema da me elaborato come detto, non è convenzionale, ma lo ritengo uno strumento al passo con i nostri tempi, che permetterà una trasmissione efficace, facile, immediata, delle mie esperienze artistiche, tecniche, didattiche,. E’ una combinazione di tradizioni che vengono dal passato, di tecnologie artigianali dimenticate e riscoperte, di esperienze che si sono formate attraverso il diretto contatto con la materia, è l’innovazione tecnologica ultima, che una volta scoperta viene fusa con la sapienza artigianale, in questo modo, nasceranno soluzioni innovative e vantaggi produttivi, e con questo bagaglio di conoscenze ognuno effettuerà una presa di coscienza della capacità e creatività del proprio lavoro. L’apprendimento e il perfezionamento delle tecniche artistiche (due argomenti con caratteristiche specifiche differenti) prevedono un numero minimo di dieci lezioni, ognuna della durata di otto ore (4 ore al mattino e 4 ore nel pomeriggio) ottanta ore di lezioni intensive, che sono una dimensione temporale necessaria per ottenere una base tecnica sufficiente. Attraverso la conoscenza del linguaggio (sia esso disegno, pittura, scultura o mosaico), e il costante perfezionamento delle tecniche e dell’utilizzo di strumenti di moderna invenzione, si conseguirà una notevole abilità manuale e una conoscenza specifica sulle tecniche e sui materiali d’uso. Come naturale e finale conseguenza, si potenzierà la padronanza della composizione formale, cosi la gestione dello spazio, nell’intento di soddisfare le esigenze di questo nostro tempo in continua mutazione. A tal proposito, mi sono basato da molto tempo, non su ciò che viene fatto ma su come viene fatto e con quali mezzi di lavoro. Credo che, con l’affermazione di una certa sensorialità trasmessa dalla materia faccia sì che il valore dell’estetica della tecnica torni protagonista. Tutto si traduce alla fine in un’adozione di modelli già collaudati e collegati alla tradizione. Fondendo il sapere e il fare antico con le moderne tecnologie e i nuovi materiali, si può realizzare felicemente qualcosa di tecnologicamente avanzato, nel nome di un’ innovazione nella tradizione.