Arte E Mosaico

La preparazione della seconda edizione di ARTE E MOSAICO è nella sua fase più delicata e cruciale. Quanto è stato proposto in questa esposizione, è una visione del mosaico che occupa gli spazi naturali dell’architettura, di quanto è stato pensato e realizzato, come un possibile rinnovamento delle soluzioni decorative/funzionali che tradizionalmente hanno impiegato il mosaico nell’Arte Sacra e in maniera specifica nell’arredo Sacro. Si vuole dimostrare come il mosaico possa intervenire come una pelle vibrante sulle grandi superfici delle strutture tridimensionali, o come un soggetto capace di contaminare in modi fantasiosi e originali oggetti di design. Sono state realizzate delle vere riscoperte di tecniche perdute che risalgono alla sapienza e al talento di quei pavimentisti/terrazzieri che, partendo da questi luoghi, realizzarono i pavimenti della Serenissima. Sperimentazione, ricerca, e innovazione hanno innervato la tradizione rendendo possibile il realizzo di progetti che in un recente passato sarebbero stati considerati delle utopie, senza dimenticare mai, che il pluralismo di oggi non si oppone di certo alle tecniche e ai materiali misti. Il mosaico, al di là delle possibili letture e al di là della sua vicenda fascinosa, è una forma di espressione artistica estremamente concreta, dotata di proprie regole interne, di statuti linguistici di cui però non di rado, ci si è dimenticati. I temi e le soluzioni proposte, dovrebbero affascinare gli architetti, tutto quello che è condensato in queste formule multicolori vuole trasmettere quei concetti di evoluzione e di cambiamento di cui il mosaico e Spilimbergo hanno sempre più bisogno. Ringrazio l’Amministrazione Comunale di Spilimbergo per la fiducia che mi è stata data nell’affidarmi l’incarico di curare l’aspetto artistico/scientifico dell’evento. Particolare, è il ringraziamento che rivolgo agli artigiani che hanno collaborato con me e che, per la buona riuscita di questa manifestazione, hanno messo a disposizione: la qualità delle loro opere, e del tempo prezioso.

GIULIO CANDUSSIO